La Legge di Bilancio 2022 comprende diverse misure che vanno dal sostegno per la transizione digitale delle imprese, così da favorirne l’internazionalizzazione, fino alle norme di anti-delocalizzazione.
L’insieme di misure inserite nella Legge di Bilancio 2022 approvata dal Parlamento sono volte ad aiutare e promuovere la competitività del nostro sistema produttivo. L’obiettivo è quello di seguire la linea di rilancio economico già fissata con il PNRR che consentirà la ripartenza post pandemia.
Di seguito una panoramica di quali sono gli incentivi ed aiuti per le imprese inserite nella Legge di Bilancio 2022.
Investimenti 4.0 e per l’internazionalizzazione:
È stato rinnovato il Piano di transizione 4.0 che vuole consentire la digitalizzazione delle imprese.
Continuano ad essere attivi:
- il credito di imposta per l’acquisto di beni strumentali
- il credito di imposta per tutte quelle attività riguardanti lo sviluppo e l’innovazione dell’impresa.
Tuttavia, questi incentivi verranno dimezzati a partire dal 2023.
È previsto, anche, un sostegno all’internazionalizzazione delle aziende italiane con diversi incentivi e aiuti specifici.
Incentivi Eco e Green:
Si è deciso di prorogare fino alla fine del 2024 tutti quegli interventi di efficientamento energetico che erano previsti nell’Ecobonus 2021. I bonus sono spendibili per pannelli solari, sostituzione degli impianti di riscaldamento, micro-generatori e spese che permettano la riqualificazione energetica nelle aree condominiali comuni.
Vengono stanziati 3 milioni di euro per il credito d’imposta utile all’installazione di sistemi di accumulo negli impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili.
Inoltre, è stato istituito un Fondo italiano per il clima con una dotazione di 840 milioni per ciascun anno a partire dal 2022 fino al 2026 e 40 milioni dal 2027 per finanziare tutti quegli interventi che favoriscono soggetti pubblici e privati per il raggiungimento degli accordi internazionali sul clima e la tutela ambientale.
Fondo di transizione industriale:
Presso il Ministero dello Sviluppo Economico è stato istituito un Fondo, in dotazione 150 milioni dal 2022, che permette la transizione industriale per favorire l’adeguamento agli standard europei riguardanti la sostenibilità del sistema produttivo.
Sono previste agevolazioni per le imprese che decideranno di investire in impiego di materie prime riciclate e nell’efficientamento energetico.
Gli aiuti per le imprese in crisi:
A soccorso di imprese che si trovano in stato di crisi, la Legge di Bilancio prevede un fondo di 100 milioni di euro per il prepensionamento dei lavoratori e la conseguente assunzione agevolata a tempo indeterminato di figure che rimarrebbero vacanti.
Norma anti-delocalizzazione:
La norma anti-decolonizzazione si applicherà a quelle aziende che contano almeno 250 dipendenti e che decidono di chiudere uno stabilimento produttivo o una sede licenziando più di 50 dipendenti.
Nel caso in cui si presenti questa situazione l’azienda dovrà darne comunicazione ai sindacati, alle Regioni interessate, al Ministero del lavoro, MiSE ed ANPAL almeno 3 mesi prima e presentando un piano di gestione che tuteli i lavoratori.
Fondo di Garanzia e Nuova Sabatini:
A sostegno delle imprese sono stati riconfermati il Fondo di Garanzia con un incremento di 3 miliardi fino al 2027 ed anche la Nuova Sabatini che prevede 900 milioni di euro complessivi dal 2022 al 2026.
La Nuova Sabatini, quindi, continua a dare la possibilità alle PMI di soddisfare la necessità di rinnovare i propri macchinari ed attrezzature, quindi tutti quei beni strumentali utili ai processi produttivi.
Gli incentivi per i beni strumentali ritornano però al sistema di erogazione tramite quote, mentre la tranche unica ritorna ad essere limitata a quegli incentivi che rientrano sotto una determinata soglia.
Sgravio contributivo per contratti di apprendistato:
Lo sgravio contributivo del 100% per 3 anni è stato inserito per concedere alle micro e piccole imprese l’assunzione di giovani under 25 con contratto di apprendistato di primo livello. È prevista l’esenzione per un periodo di 3 anni per questa tipologia di contratti che verranno firmati nel corso del 2022 da PMI fino a 9 dipendenti.
Credito d’imposta per collocamento in Borsa PMI:
È stato deciso di prorogare fino alla fine del 2022 il credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza per le piccole e medie imprese che si collocano in Borsa in uno dei paesi dell’UE. Il massimale del beneficio è stato ridotto da 500 mila euro a 200 mila.
Rifinanziati i contratti di sviluppo:
Con 450 milioni di euro vengono rifinanziati anche i contratti di sviluppo che permettono di agevolare i progetti di investimento a favore di una maggiore competitività delle imprese sul mercato.
Patent Box:
Viene modificata la riforma agevolativa Patent Box, passa dal 90% al 110%. L’agevolazione è limitata ai brevetti o ai beni giuridicamente tutelati e sono esclusi i marchi d’impresa. Eliminato, inoltre, il divieto di cumulo tra il Patent Box e il credito d’imposta per ricerca e sviluppo.
Cancellazione IRAP:
Oltre alla riforma IRPEF che vede una riduzione da 5 a 4 scaglioni con la cancellazione della quarta aliquota al 41%, la Legge di Bilancio 2022 prevede la riduzione delle tasse per quel che riguarda anche l’IRAP.
L’IRAP sarà cancellata partendo dall’imposta per le ditte individuali, gli autonomi e professionisti attraverso uno stanziamento di 1 miliardo nel 2022 e 1,2 miliardi a partire dal 2023.
Proroghe e rinvii:
- Rinviato il pagamento delle cartelle esattoriali fino a 6 mesi per quello che sono notificate dal 1° gennaio al 31 marzo 2022.
- Viene rinviata al 1° gennaio 2023 l’entrata in vigore della plastic tax e della sugar tax.
- Posticipata di due anni l’entrata in vigore del regime IVA per il Terzo Settore e il mondo dello spettacolo.